Foliage
Per foliage si intende la variazione del colore delle foglie degli alberi decidui che, in autunno, virano dal verde al giallo e alle diverse gradazioni di rosso, in preparazione dei rigori invernali.
Foliage è un anglicismo che deriva dal francese “feuillage” (letteralmente “fogliame”), ma è entrato nel linguaggio turistico come richiamo del “fall foliage”, a indicare il paesaggio autunnale, il fascino delle foglie che cadono, il passaggio delle stagioni. Banalmente si può pensare che foliage possa derivare dal verbo americano “to fall” (cadere), ma in realtà già prima del 1600, in Inghilterra, nasce come abbreviazione di “fall of the leaf” (caduta delle foglie).
Il foliage come terapia
È dimostrato che vivere immersi nella natura, magari passeggiando nei boschi autunnali, possa riequilibrare corpo e mente. Le piante sono dotate di energia propria, presente in qualsiasi periodo dell’anno, energia che stimola capacità fisiologiche di autoguarigione, non solo di ferite fisiche ma anche nella soluzione di patologie più severe. Le virtù terapeutiche degli alberi sono riconosciute fin dall’antichità in tutte le culture e in ogni religione. E vivere il foliage può essere una pratica utile per armonizzare la nostra interiorità.
All’energia degli alberi durante il foliage si sommano la silvoterapia (si fa, ad esempio, abbracciando i tronchi) e la cromoterapia, dovuta ai colori delle foglie: il giallo, l’arancione, il rosso, il marrone, il violetto sono colori tutt’altro che malinconici e ci allontanano dai colori grigi delle città.
Il giallo è connesso alla saggezza dei pensieri, delle parole e delle azioni, all’entusiasmo per le novità e alle aspettative del futuro.
L’arancione è il colore della socialità, della gioia fanciullesca, del rinnovamento; porta armonia interiore, fiducia, creatività artistica.
Il rosso è simbolo di passione, coraggio, istinto; rappresenta la forza di volontà, la vivacità e l’esuberanza.
Come fa la natura in autunno anche noi dobbiamo imparare a lasciare andare ciò che non è importante, a fare spazio al rinnovamento, come avviene ogni anno in primavera, quando gli alberi mettono le nuove foglie.






