Privacy Policy Cookie Policy

Val d'Asta - Appennino Reggiano

Sante Borghi

Sante Borghi

Persone della montagna. E’ questa una iniziativa che vuole fare conoscere la montagna reggiana attraverso il racconto della vita e delle passioni di chi vive quì da sempre o da chi invece ha incontrato quì l’amore della sua vita o da chi ha deciso di venirci ad abitare o lavorare. Il racconto più autentico delle persone che vivono quì.

Sante Borghi

Sono nato a Carniana il 29/01/1945 dove ho vissuto fino all’età di 4 anni. Dal novembre del 1949 i miei si sono trasferiti a Tizzola, paese nativo di mia Madre, e lì sono collocati i primi ricordi della mia infanzia.
Nel novembre 1954 la mia famiglia si è trasferita a Rivalta in una casa isolata. Abituato a vivere in un paese piccolo e pieno di bambini e di parenti come era a Tizzola, ho impiegato del tempo per abituarmi; solo la frequentazione della scuola e della chiesa hanno dato giovamento.

All’età di 12 anni, finita la scuola, andai a Reggio Emilia per imparare il mestiere di falegname e, quando ne avevo 18, ci siamo trasferiti tutti nella città e nel 1973 aprii la mia propria falegnameria.

Nella casa dove andammo ad abitare in Reggio Emilia, incontrai la mia futura moglie, Daniela Pensieri che sposai nel 1970. Daniela viene dal borgo della Val d’Asta di Riparotonda.

Abbiamo avuto 2 figli Davide e Lorenzo.

Il piccolo Sante
Il piccolo Sante
Sante gladiatore
Sante gladiatore
Sante falegname a Reggio Emilia
Sante falegname a Reggio Emilia

Ho imparato a conoscere la Val d’Asta nel 1980 dopo un periodo di vacanza. Me ne innamorai e per questo ho spostato famiglia e attività di falegname: il 14 settembre 1983 cominciò la nostra nuova vita in montagna. L’avvio della falegnameria fu molto lusinghiero perchè in quel periodo gli impianti sciistici di Febbio andavano molto bene, la Val d’Asta, ma anche tutta la montagna di Villa Minozzo, era molto popolata e frequentata.

Così ho avuto la possibilità di sviluppare i miei interessi e i miei hobby: la fotografia, con cui ho vinto molti concorsi e ho fatto mostre personali e proiezioni di diapositive.

Nel contempo ho aderito alla Pro Loco Val d’Asta di cui sono stato per venti anni consigliere e per 5 anni presidente.

Inaugurazione della sede della Pro Loco Val d'Asta
Inaugurazione della sede della Pro Loco Val d’Asta

 

Nel 1989 entrai a far a parte della compagnia maggistica “Monte Cusna” e tuttora ne faccio parte.

Sante magiarino
Sante magiarino

Nel 1995 io e altri amici di Asta abbiamo fondato una orchestra di liscio chiamata i Val d’Asta Folk: io ero il cantante.

 Val d’Asta Folk
Val d’Asta Folk
Sante cantante a Reggio Emilia
Sante cantante a Reggio Emilia

Il canto è sempre stata la mia grande passione: la prima volta che cantai davanti ad un pubblico fu il giorno che vennero a trebbiare il grano a casa mia a Rivalta, nella pausa per il pranzo avevo 9 anni, mi misero sul tavolo e cantai una canzone napoletana di Aurelio Fierro (Vurria). Tra i 14 anni fino ai 20 cantai in vari locali e mi presentai in vari concorsi per voci nuove. In quel periodo andavo a scuola di musica e feci parte della Filarmonica di Reggio Emilia diretta dal Maestro Speroncini. Il mio insegnante di canto era il figlio del maestro, che insegnava anche alla mitica Berti. Ho anche fatto il concorso “Voci Nuove” in cui partecipò la Zanicchi.

La mia prima volta da cantante era in un cinema teatro: l’Olimpia di Reggio Emilia, durante la festa del Montanaro; cantai “Si è spento il sole” di Celentano con l’orchestra di Paolo Messori.

La creazione di cui vado più orgoglioso è la Compagnia dialettale “I Valdastrin”, in attività da oltre 17 anni.

Sante e "I Valdastrin"
Sante e “I Valdastrin”

La mia vita in Val d’Asta è felice. Mi sono inserito senza problemi e in questa piccola valle, così bella, ho ricevuto molto. Sono 32 anni che vivo quì, ma ad ogni cambio di stagione mi sorprende la sempre straordinaria bellezza del Cusna, delle due montagne gemelle (il Prampa e la Cisa), della grande muraglia detta La Grotta di Lurano Torricella e del Monte Penna che io chiamo il nostro Cervino per la sua forma.

Io sono uno dei pochi con una attività da artigiano di città che si è trasferito in montagna, anzi era più facile succedesse il contrario. Decisi di trasferirmi per la bellezza di questa valle e negli anni 75-80 intorno agli impianti di risalita sul Cusna e un po in tutta la Val d’Asta , c’era una forte espansione e per la mia attività fu una buona partenza.

Nei paesi c’erano ancora una quindicina di pastori che oggi, purtroppo ed in pochi anni, sono quasid el tutto spariti. I giovani infatti continuarono ad andare a lavorare nelle città e i paesi si svuotarono lasciando quì gli anziani . Chi ha la possibilità di vivere in Asta ha la mia rassicurazione: in Val d’Asta si sta bene. Abbiamo i servizi essenziali come il medico, la farmacia, la scuola, il caseificio, il distributore di benzina e… il falegname. Ma sopratutto abbiamo panorami bellissimi e tanta pace.

 

Il Paese dei Balocchi
Il Paese dei Balocchi

Io credo nel futuro della Val d’Asta, non più come una terra di pastorizia, di allevamenti e di agricoltura, ma come una terra tutta nuova che merita di essere riscoperta da ogni viaggiatore sulla terra. Questa è una terra ricca di natura di fauna e di benessere.

Panorama da Case Bagatti
Panorama da Case Bagatti

 

Sante Borghi.