Storia sentimentale d’Appennino.
In un paese realmente esistente dell’Appennino Reggiano, Alan, un diciottenne bolognese maturo e riflessivo, trascorre come ogni anno le vacanze dai parenti e condivide con loro gli invadenti fastidi del vicino, Giona, rustico e scombinato genovese cinquantenne che vive di espedienti. È un’estate decisiva per la crescita emotiva e sentimentale di Alan, alle prese con le prime importanti conquiste e delusioni di sesso e amore che lo porteranno a consolidare un bel rapporto di amicizia e complicità con Giona, a sua volta invischiato in una vicenda di cuore che rivoluzionerà la sua vita. Filo conduttore delle storie è lo zio Luigi, professore in pensione, riparatore seriale, appassionato di giardinaggio, ordinato classificatore di utensili, costantemente alle prese col vicino disordinato e poco volenteroso. Luigi sa bene che anche per i sentimenti bisogna essere attrezzati. E quale sarà l’attrezzo più utile per sedurre, attrarre e desiderare? Difficile deciderlo anche per lo zio, che tuttavia sempre presta i suoi utensili agli inesperti bricoleur del cuore.
Laureata a Bologna in Filosofia ha tuttavia sempre lavorato nel settore Informatico. Appassionata di letteratura ed arte, abita prevalentemente in una vecchia casa dell’Appennino Reggiano, dove scrive e si dedica ad attività di volontariato per una associazione culturale della montagna. Questo romanzo si è classificato al 2° posto del premio Raffaele Crovi 2019 sezione Inediti d’Appennino. Finalista narrativa inedita Premio Giorgione-Prunola edizione 2020.