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Val d'Asta - Appennino Reggiano

Storia, costumi e territorio

Storia, costumi e territorio

Giglio Fioroni

Val d’Asta: Lo Stemma

 

Torre del castello (Torraccia) con la guardia che ivi fu sempre presente.

Stemma Asta
Stemma Asta

La Rocca delle Scalelle

Il Castello della Penna di Novellano voluto dall’abate di Frassinoro a salvaguardia dei confini occidentali ha ispirato lo stemma che è tuttora il simbolo della Val d’Asta.
Tale stemma fu inciso su un macigno quadrato che dalla parte opposta aveva il contrassegno della comunità di Gazzano:le Scalelle. Poichè la comunità di Gazzano e di Asta si lamentavano con la podesteria di Minozzo perchè non venivano rispettati i confini, il Podestà pensò di far mettere alla bocchetta di Novellano, che segna i confini tra le due comunità, questo macigno.
Con il passare del tempo le lamentele sono finite e la comunità di Asta pensò di portare il macigno davanti alla chiesa di Asta. Lì fu tolto il simbolo delle Scalelle.

Val d’Asta: Storia

Correva l’anno 1164 quando l’imperatore Federico assegnava definitivamente i possedimenti del montis Aste alla Abbazia di Frassinoro.
Val d’Asta è una terra di storia che visitare un volta non basta. Ma ecco l’occasione per cominciare il nostro viaggio in questo periodo estivo dove insieme alle camminate che possiamo fare tra Castiglione e Febbio fino a Monteorsaro passando da Case Stantini, Case Bagatti e Case Balocchi arriviamo su in cima al Pian del Monte.
La natura e la tradizione nel teatro popolare del Maggio si fondono: una canzone sacra e profana che ha origini negli antichi inni al periodo di Maggio, l’Appennino Tosco-Emiliano è la sua terra originale.
Conosciamo così gli uomini che portano nel loro cuore questa tradizione e l’amore per la loro Terra e ridiamo e piangiamo assistendo alle storie che ci raccontano i dialettali indigeni.

Questo spazio nella rete è la nostra occasione per approfondire ciò che già amiamo, per incontrare gli uomini e le storie di questa terra, per registrare la vita della Val d’Asta.