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Val d'Asta - Appennino Reggiano

Cascata del Golfarone

Cascata del Golfarone

“Appennino Reggiano” è sinonimo di montagna, e “montagna” vuol dire sentieri da percorrere.

Ma chi potrebbe immaginare che dopo quella curva stretta sulla strada per Case Balocchi c’è un sentiero che conduce in pochi minuti in uno dei posti più suggestivi della Val d’Asta?

Cascata del Golfarone
Cascata del Golfarone

La cascata del Golfarone è un angolo nascosto che non ti aspetti, una piccola perla incastonata fra le rocce. Un luogo che, se non ti spiegano come arrivarci, non puoi inventarti di raggiungere.

Si trova lungo il torrente Secchiello. Dei bei saltelli caratterizzano il corso d’acqua a valle della cascata, che nel corso dei millenni ha scavato la roccia, formando piccole piscine cristalline poco profonde, ma che possono diventare pericolose in caso di scivolata.

Non pensate che sia un posto solitario. Tuttaltro. D’estate, molta gente trova refrigerio nei suoi pressi. Addirittura, qualcuno si cimenta in tuffi pericolosi dall’alto dei suoi 15 metri, o semplicemente si immerge nella piscina naturale alla sua base per fare il bagno. Anche i pescatori non disdegnano di calare le canne da pesca per catturare le trote fario.

Uno splendido scenario. Se volete raggiungerla, non cercatela su internet. Al massimo troverete tante fotografie e qualche cenno, e qualche scarsa indicazione per arrivarci. Il sentiero non è segnalato. Scordatevi di usare scarpe da trekking e abbigliamento tecnico: d’estate, un paio di scarpette da ginnastica e calzoni corti vanno più che bene, visto che per arrivare alla base della cascata è necessario guadare il torrente. Se volete cimentarvi d’inverno, usate gli stivali di gomma.

In totale sono circa 500 metri dall’inizio del sentiero alla cascata.

Cascata del Golfarone
Cascata del Golfarone
 

Accesso da Villa Minozzo: seguite le indicazioni per Civago. Oltrepassato Calizzo, ma prima del ponte di Governara, all’incirca al km. 19.700, subito dopo una curva troverete a sinistra un po’ di spazio per parcheggiare. Lasciate quindi l’auto alle coordinate 44,321937° N – 10,461611° E.

Tornate qualche metro indietro verso la curva e troverete un sentiero che scende. D’estate sarà sicuramente seminascosto dalla vegetazione, ma rimarrete sorpresi scoprendo che dopo pochi metri si trasforma in un bel sentiero largo e comodo.

Ignorate la carrareccia che si stacca sul lato sinistro e continuate sul sentiero con qualche piccolo saliscendi.  Le chiome degli alberi sono un bel toccasana per contrastare la calura estiva, e lo scroscio del torrente accompagnerà i vostri passi sulla terra battuta. Dovete arrivare sul bordo del torrente, più o meno alle coordinate

 

Guadate nel punto dove l’acqua è più bassa, poi dovrete passare sulle roccette, ma niente di pericoloso. Tuttavia prestate attenzione a non scivolare. Poi ancora un breve tratto su sentiero, poi ancora rocce fino alla base della cascata. I più arditi possono salire fra gli alberi a sinistra fino alla sommità della cascata.

Cosa aggiungere? Buona passeggiata, e godetevi questo angolo di paradiso. Sicuramente ne rimarrete entusiasti.

Rosa Palumbo